Inserimento

Inserimento, ambientamento, accoglienza

Settembre significa l’inizio di una nuova, emozionante avventura per tutti quei piccoli che andranno all’asilo nido.  E’ normale che i genitori vivano questo primo distacco con un po’ di ansia e preoccupazione …

In molti casi è il bambino stesso a sorprenderci con le sue reazioni positive. Il nido, infatti, non rappresenta solo la prima esperienza di distacco dai genitori,  ma è anche un luogo nuovo, ‘interessante’, tutto da scoprire ed esplorare.

Dobbiamo, comunque, muoverci dalla consapevolezza che è normale per il bambino manifestare una certa “resistenza” nei confronti di una situazione che non conosce.

Di seguito una sorta di decalogo che propone alcuni atteggiamenti utili per affrontare il più serenamente possibile, insieme al bambino, il primo impatto con una realtà educativa nuova.

  1. Raccontare-  Nel periodo precedente all’inserimento è significativo raccontare al bambino, anche se molto piccolo, la novità che lo attende, accompagnandolo per esempio davanti al nido per mostrargli il giardino, i giochi. Il racconto non deve essere assillante, perché denoterebbe ansia. Sono assolutamente da evitare i toni della velata minaccia che alcuni adulti utilizzano:” Vedrai la maestra che cosa fa se non mangi… se fai i capricci … se non dormi…”. Queste frasi spaventano o perlomeno preoccupano i piccoli.
  2. Stare tranquilli –  E’ fondamentale non comunicare ansia e timore, il bambino è in grado di “leggere”  le emozioni sul viso della mamma / papà e le registra.
  3. Il rituale – Il distacco dalla figura di riferimento è facilitato dalla creazione di un piccolo (e breve) rituale: “Un bacio, una carezza, un abbraccio” dati per esempio nella stessa sequenza; una goccia di profumo della mamma; … Il rituale deve essere breve, per poter essere protratto (se necessario) in corso d’anno quando i ritmi lavorativi diventano incalzanti.
  4. Niente fretta – Nel corso del primo periodo è importante non forzare i tempi dell’ inserimento e rispettare i “tempi” unici del proprio bambino. Il nido propone uno schema di inserimento “standard” che però potrebbe subire modifiche in base all’andamento dell’ambientamento dei singoli bambini.
  5.  No al genitore “fantasma” –  Nei primi tempi il genitore si ferma un po’ di tempo al nido con il proprio bambino. E’ fondamentale, quando arriva il momento del congedo,  salutare sempre, anche se il piccolo è distratto da un gioco o è tranquillo con l’educatrice. Il genitore “fantasma” che ad un certo punto svanisce, non rassicura, ma spaventa, preoccupa e mina la fiducia nei vostri confronti.  Il bambino pensa che l’adulto di riferimento possa abbandonarlo quando meno se lo aspetta e associa questo comportamento anche ad altri contesti
  6. Il saluto– E’ necessario rassicurare il bambino :”Ciao, la mamma va a comperare il pane!”. E’ un messaggio concreto che offre al piccolo la percezione di un tempo breve, richiama una situazione che il bambino ha già sperimentato e che quindi comprende. I concetti di “prima”, “dopo”, “presto” infatti non hanno significato per i più piccoli perché sono concetti astratti.
  7. Il pupazzo del cuore – Il bambino può portare con sé il peluche preferito, lo “straccetto” di stoffa o il gioco preferito. E’ l’oggetto che anche a casa ha una funzione confortante e che può aiutarlo a vivere con serenità le routine del nido. E’ fondamentale non dimenticarlo a casa!
  8. Evitiamo i cambiamenti – L’ingresso in una nuova realtà educativa è un cambiamento importante nella vita del bambino, non è il caso di aggiungere altre novità “impegnative” come per esempio togliere il ciuccio, il pannolino, cambiare cameretta,…
  9. La mamma / il papà  torna sempre a prenderti. La prima settimana è trascorsa senza tragedie? Ottimo… Ma occorre non dare nulla per scontato. Anche a fine ambientamento, il richiamo al ritorno è sempre importante.  Il messaggio ‘La mamma deve andare al lavoro ma dopo la nanna torna!’ contribuisce a rassicurare il piccolo.  Non è mai esagerato ripeterla anche se tutto sembra andare alla perfezione! E’ bene tenere presente che alcuni bambini mostrano una certa resistenza al distacco proprio quando il periodo più delicato sembrerebbe superato.
  1. La fiducia – La fiducia nei confronti del nido e del personale educativo è fondamentale e di certo non può essere immediata.  Il confronto e la collaborazione nascono dai colloqui formali ed informali. E’ importante chiarire dubbi e perplessità con l’educatrice di riferimento o con la coordinatrice.